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Ricarica domestica di auto elettriche pilotata dall’azienda elettrica

10-apr-2018 14.07.12

ThinkstockPhotos-858951930Telecomando ad alta frequenza: una tecnologia collaudata per funzioni innovative 

La vendita di autovetture elettriche subirà una notevole accelerazione nei prossimi anni, grazie a nuovi interessanti modelli che saranno offerti da quasi tutte le aziende automobilistiche. Infatti, oltre ai noti modelli di Renault, Nissan, Opel e BMW si aggiungeranno dal 2018 autovetture elettriche di Jaguar, Audi, Mercedes ed altri.
La ricarica delle autovetture elettriche avviene principalmente la mattina appena arrivati al posto di lavoro oppure la sera appena rientrati a casa. Questa concomitanza del processo di ricarica da parte degli utenti potrà causare sovraccarichi alle reti elettriche di determinati quartieri, soprattutto quelli residenziali, quando il rientro a casa coincide con l’accensione dei diversi elettrodomestici. Per ovviare a questo problema, una tecnologia collaudata ma sempre attuale può venire in soccorso: il telecomando ad alta frequenza. Protoscar in collaborazione con Landis+Gyr ha sviluppato la prima stazione di ricarica domestica per auto elettriche con il ricevitore di telecomando ad alta frequenza integrato (vedi immagine 1). In questo modo l’azienda elettrica può gestire a distanza la potenza di carica delle stazioni domestiche in una determinata zona, diminuendone la potenza (ad esempio allo 0%, al 40% o al 60% della potenza nominale) quando c’è un sovraccarico della rete, e riportandola al valore normale quando la rete lo permette. Così facendo l’azienda elettrica può alleggerire il carico della rete in determinati periodi, evitando quindi anche di dover effettuare ulteriori investimenti nell’infrastruttura di rete, in quanto le aziende elettriche dispongo già di tutta l’infrastruttura per inviare i segnali del telecomando ad alta frequenza. 

 

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Immagine 1: Prototipo di stazione di ricarica per auto elettriche con ricevitore ad alta frequenza integrato

Il ricevitore di telecomando integrato non interrompe l’alimentazione bensì comunica alla centralina della stazione di ricarica il valore dei segnali ricevuti; è poi la stazione di ricarica che invierà il segnale corretto (secondo la norma IEC 61851) all’autovettura per adattare la potenza di ricarica. Questo avviene in quanto un’interruzione dell’alimentazione di carica verrebbe recepita dall’autovettura come una situazione di black-out.
Una volta ricevuto il telegramma inviato dall’azienda elettrica, la stazione di ricarica adatta la potenza entro 3 secondi. Questo viene ad esempio mostrato nell’immagine 2, dove la potenza di ricarica è prima ridotta al 40% e poco dopo riportata al 100% della potenza nominale.

 

180315_graph_itImmagine 2: Variazione della potenza di ricarica nel tempo

Il telegramma personalizzabile permette inoltre all’azienda elettrica di suddividere il proprio comprensorio in specifiche zone e quindi di indirizzare meglio l’effetto della riduzione di potenza.
Diverse aziende elettriche svizzere (nei Cantoni di Zurigo, Grigioni e Ticino) hanno già provato con successo questa tecnologia e stanno valutando l’introduzione dell’offerta commerciale. Una delle possibili proposte commerciali è di noleggiare la stazione di ricarica, combinandola magari a delle tariffe energetiche più vantaggiose per il cliente finale, in quanto quest’ultimo consente all’azienda elettrica una regolazione a distanza. Questa soluzione ha il vantaggio di offrire nuovi prodotti e di fidelizzare il cliente finale, permettendogli inoltre di abbassare gli investimenti iniziali. 

 

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Immagine 3: Presentazione della stazione di ricarica per auto elettriche con ricevitore ad alta frequenza integrato alla fiera EVS30 di Stoccarda

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